Arpa Lombardia: “Riserve idriche ai minimi storici”.
La scarsità di precipitazioni che persiste ormai da dicembre, spiega l’Arpa, ha ridotto il totale della riserva idrica (formato da laghi, invasi ed equivalente idrico della neve) al di sotto dei minimi osservati negli ultimi 15 anni.
La quantità di riserva idrica su scala regionale registrata il 17 luglio si attesta infatti il 64% sotto la media del periodo 2008-2020, con l’equivalente idrico della neve (SWE) esaurito da oltre un mese e con i laghi e gli invasi ai minimi del periodo di riferimento.
Per i prossimi giorni -anticipa l’Arpa- sono attesi locali rovesci sui rilievi alpini e prealpini. Da lunedì 25 a giovedì 28 luglio aumenta la probabilità di temporali sparsi, che occasionalmente potranno interessare anche la pianura. Nelle prime due settimane di agosto lo scenario più probabile ripropone temperature superiori alla norma e scarsità di precipitazioni.
La situazione a scala distrettuale è in linea con quella regionale: l’Osservatorio per gli utilizzi idrici ha stabilito per tutto il distretto padano un livello di severità idrica “alta”.
Inoltre, la presenza di un’area anticiclonica sul bacino del Mediterraneo continuerà a creare le condizioni favorevoli per la formazione e l’accumulo, anche nei prossimi giorni, di inquinanti fotochimici.
Il Bollettino di Arpa sulle riserve idriche superficiali in. Lombardia emesso il 21luglio informa anche che sono oltre 600 i MILIONI DI METRI CUBI D’ACQUA DISPONIBILI, DI CUI 390 MILIONI NEI SOLI INVASI IDROELETTRICI ALPINI. Ci si chiede quando (e se) scenderanno. O dobbiamo rassegnarci a subire la devastazione dell’agricoltura, la crisi degli acquedotti e inutili sofferenze a carico dei cittadini e dell’intera Lombardia mentre 390 milioni di mc giacciono inutilizzati da settimane?