(ANSAmed) – TEL AVIV, 18 LUG – "La preparazione di una opzione militare contro il nucleare iraniano è per noi un dovere morale, oltre che un imperativo di sicurezza nazionale": lo ha affermato ieri il capo di Stato maggiore, gen. Aviv Kochavi. "Israele continua a preparare attivamente un attacco in Iran per essere in condizione di far fronte a ogni evenienza. I nostri preparativi per una azione militare contro il progetto nucleare iraniano – ha aggiunto – sono al centro di tutti i nostri progetti militari in generale". Il gen Kochavi ha precisato che i preparativi israeliani "includono una gamma di operazioni, di dislocazione di riserve, di rifornimenti di mezzi di combattimento adeguati, di intelligence e di addestramenti". Il capo di Stato maggiore israeliano si è così espresso poche ore dopo che da Teheran erano giunte le dichiarazioni di Kamal Kharazi, presidente del Consiglio strategico per le relazioni internazionali, secondo cui "l’Iran ha le capacità tecniche per realizzare una bomba atomica", anche se in merito, ha aggiunto, "non ha ancora preso alcuna decisione definitiva". Secondo alcuni analisti israeliani, l’intervento del gen. Kochavi era diretto anche al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che durante la visita compiuta a Gerusalemme ha ribadito che la diplomazia resta l’opzione preferibile per bloccare i progetti nucleari iraniani, riferendosi in particolare ai negoziati in corso per ripristinare l’accordo sul nucleare del 2015, affossato dall’uscita dell’America di Donald Trump nel 2018. (ANSAmed).