Ondata di caldo africano. “Secondo me è veramente faticoso sopportare queste temperature e soprattutto si diventa anche nervosi” dice una cittadina fuori da una gelateria. A Como oggi bel tempo, con sole splendente per tutto il giorno. Non è tanto il cielo nitido però a turbare l’umore di qualcuno, come sottolineato, quanto il caldo torrido. La colonnina di mercurio sul Lario ha raggiunto i 36°C e i venti, deboli, non hanno smorzato la canicola.
Questa ennesima ondata di caldo africano potrebbe arrivare al picco nella prima parte della prossima settimana, quando non sono escluse punte anche superiori ai 40°C. E l’afa non mollerà la presa almeno sino al 20 luglio. A seguire, si apre un ventaglio di possibilità compreso l’arrivo di qualche temporale. Una tregua attesa anche dall’agricoltura già fin troppo a secco di acqua. “Non a caso abbiamo scelto quest’albero che ci protegge dal sole” dice una signora a sedere su una panchina del lungolago.
Il caldo preoccupa e riporta alla mente ricordi. Secondo gli esperti, quest’estate potrebbe superare- in termini di temperature alte- anche quella del 2003. “E’ difficile indossare i vestiti oggi?” chiediamo a un turista, “bè diciamo che è stato più semplice levarseli“ ha risposto sorridendo. Soprattutto per chi arriva da zone più fresche del mondo, sono giornate davvero difficili. E così un turista americano, di Seattle, non ha trovato altro rimedio che aspettare semivestito il battello. “Devi rimanere ben idratato. L’acqua è molto importante. E poi si possono usare grandi cappelli. Per tenerti all’ombra” ricorda una turista irlandese. In fila per imbarcarsi e prendere il largo, la calura è a tratti insostenibile. Ma l’attesa –spiega qualcun altro – è ripagata dalla speranza di un po’ d’aria. Difficile dunque tenere turisti e cittadini fuori dall’acqua (nonostante i divieti di balneazione). Il forte irraggiamento solare di questi giorni ha favorito l’incremento delle concentrazioni di ozono in gran parte del territorio lombardo. La soglia è stata superata per due giorni consecutivi in provincia di Como, con 219 µg/m3 nella stazione di Cantù.