Un viaggio tra le province lombarde e non solo per ricordare quanto fatto fino ad oggi e continuare a progettare il futuro. Questo è stato l’obiettivo di “Looking4” di Fondazione Cariplo che nell’ultima tappa a Milano ha festeggiato i 30 anni dalla nascita.
Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo
Abbiamo incontrato e si sono incontrate più di 1.000 persone che hanno lavorato intorno ai temi della ricerca, della cultura. Quindi della conoscenza, del servizio alla persona, dell’ambiente. Ragionando su questi temi abbiamo visto una grande vitalità delle nostre comunità che però ha bisogno di essere sostenuta e promossa. Se avremo una comunità fatta di legami in cui le persone investono, credono, crescono e mobilitano energie e desideri quella comunità è capace di creare risposte che sono una garanzia per il sistema delle imprese e della democrazia”
Lotta alle disuguaglianze e spinta all’innovazione. Questa la missione di Fondazione Cariplo dal 16 dicembre 1.991. Una data che, precisa il primo presidente Roberto Mazzotta “comprende un punto di partenza, ma anche d’arrivo per le evoluzioni degli anni 80”. Nata a cavallo tra due epoche, Fondazione Cariplo ha mantenuto la posizione di ente intermedio. Tra la società e l’economia. Tra il settore pubblico e quello privato. In tanti casi, ha sottolineato però l’ex presidente Giuseppe Guzzetti per incontrare i bisogni della comunità si è spinta oltre “fino a operare in supplenza alle autorità anziché in sussidiarietà”.
Giuseppe Guzzetti, ex presidente Fondazione Cariplo
“Perché i tre pilastri su cui si fondano le democrazie: lo stato, i mercati e la comunità devono comunicare. E Cariplo lo ha fatto svolgendo un lavoro di collaborazione e coesione. I problemi del paese si risolvono se i tre pilastri collaborano. Io ho avuto un professore che diceva ‘l’economia al servizio dell’uomo’. In questi anni abbiamo fatto l’uomo al servizio dell’economia. E guardi intorno quanti disastri sociali abbiamo. Prima risolvi i problemi sociali poi ci sarà uno sviluppo duraturo”.
Nel corso di trent’anni di attività sono stati sostenuti 35.600 progetti con contributi per un totale di 3,65 miliardi di euro. Da sempre, Fondazione Cariplo ha concentrato il proprio impegno nei quattro storici settori: ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e servizi alla persona. Nel 1998 sono nate poi le Fondazioni di Comunità per promuovere la filantropia, la cultura del dono e la crescita della società civile nei capoluoghi di provincia della Lombardia e nel Verbano- Cusio-Ossola. Per il territorio Comasco, si parla di 1.806 progetti con uno stanziamento di 176 milioni di euro.
Monica Testori, commissario Fondazione Cariplo
“In questi 30 anni di attività filantropica nel territorio di Como Fondazione Cariplo ha sostenuto 1806 iniziative donando 176 milioni di euro. Difficile davvero ricordare tutti i progetti: molto significativi sono quelli cosiddetti emblematici ovvero di particolare importanza per il territorio .Tra questi: il progetto “Tra ville e giardini del lago di Como – Navigare nella conoscenza” con un contributo di 5.000.000 euro, l’iniziativa della Fondazione Rosa dei Venti – per il progetto “Centro Crisi Adolescenti Complessi”. Ma anche “Promuovere servizi- riabitare il castello” dell’associazione Il Gabbiano di CANTU’ per la valorizzazione del patrimonio socio-culturale, la riqualificazione del Santuario B.V. del Soccorso di Ossuccio, l’iniziativa Cascina Cristina, il centro LARIOFIERE “ Make Como – Saper fare, far sapere” a Erba, la riqualificazione del Polo Scientifico di Como . Nell’area ambiente il Comune di Como è stato sostenuto per l’avvio di un servizio di bike sharing, in campo scientifico ricordiamo il progetto Progetto SI Scuola Impresa Famiglia finalizzato per ammodernare i laboratori didattici di 93 istituti. Fondamentale è stata la nascita di ComoNExT a Lomazzo, un Digital Innovation Hub e un Incubatore di startup. Ricordiamo i Bandi per incentivare la lettura e sostenere il protagonismo culturale dei più giovani con laboratori musicali e teatrali nelle scuole. Da ultimo ricorderei il progetto YOUthLab sviluppato su 26 comuni dell’Erbese per creare spazi di confronto tra giovani e adulti in cui collaborare insieme a soluzioni relative alle problematiche degli under 30.”
E tra i bandi, “Let’s Go” per esempio, mira a sostenere i più fragili e chi ha risentito maggiormente della pandemia di Covid. Oggi però, la società deve fronteggiare altre crisi oltre a quella sanitaria. Quella idrica per esempio, che interessa molto da vicino il Lago di Como.
Enrico Lironi, membro del Cda
“Sul territorio Comasco siamo impegnati nell’ambito della ricerca per capire l’impatto di questi cambiamenti climatici. Il danno lo percepiamo. Diminuisce il livello del lago, cedono le coste, si mette in pericolo l’ecosistema. Stiamo lavorando per trovare fondi, progetti e per fare ricerca anche coinvolgendo i giovani.”