(ANSA) – PORTOFERRAIO, 12 LUG – Ci sarebbe una pista dolosa dietro l’incendio che è scoppiato ieri pomeriggio all’isola d’Elba nella zona di Capo d’Arco. L’incendio, che ha mandato in fumo tra i 6 e i 7 ettari di bosco e macchia mediterranea, senza però mettere in pericolo né residenti, né strutture o abitazioni, è stato domato grazie all’intervento delle squadre da terra di vigili del fuoco e volontari e di due elicotteri più un canadair. Ieri sera erano ancora in corso le operazioni di bonifica, e oggi è previsto il sopralluogo della forestale che ha avviato le indagini dopo aver già individuato il punto da dove sarebbero state appiccate le fiamme. Ora si tratta di individuare l’eventuale innesco. Sulla natura seriale e dolosa dell’incendio non ci sarebbero dubbi: "Oggi faremo i rilievi sul punto di inizio delle fiamme, che è stato individuato, e che ha matrice umana, seriale e dolosa – ha sottolineato il comandante dei carabinieri forestali, colonnello Stefano Cipriani – l’incendio infatti è partito ieri pomeriggio nella stessa zona dell’anno scorso il 10 di luglio, e dunque quasi lo stesso giorno ieri era l’11, con l’intenzione evidentemente di colpire Capo d’Arco. Fortunatamente ieri non c’era vento, anche se le operazioni di spegnimento e bonifica sono andate avanti fino a ieri sera con l’ausilio anche di due elicotteri dalla regione e di un canadair". (ANSA).