(ANSA) – TRIESTE, 12 LUG – Augusto Meran, il dominicano che il 4 ottobre 2019 uccise in Questura i due agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, resta ancora in carcere, a Veronam perché non c’è in Italia una Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), disponibile. Lo riporta il quotidiano Il Piccolo stamani in edicola. Le Rems sono le strutture che, in base alla legge 81 del 2014 hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari, ed è in una di queste che Meran dovrebbe essere trasferito – in quanto «persona non imputabile» – come indicato dalla sentenza di assoluzione pronunciata il 6 maggio scorso dal giudice della Corte di Assise Enzo Truncellito. Per il giovane, infatti, era stato indicato «un vizio totale di mente» e una condizione «di delirio persecutorio tale da escludere totalmente la capacità di volere» dalla perizia psichiatrica incaricata dalla Corte a Stefano Ferracuti, ordinario di Psicopatologia Forense della facoltà di Medicina dell’università La Sapienza di Roma. Il Piccolo ha anche sentito sul caso il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, il quale ha spiegato che «formalmente Meran non dovrebbe rimanere in carcere ma siccome è stato ritenuto pericoloso, si attende un posto in una Rems. L’alternativa sarebbe liberarlo". Dunque, una "situazione di stallo che dimostra la clamorosa inefficienza del sistema delle Rems in Italia". La ricerca di un posto è tuttavia, ha garantito, "all’attenzione costante del ministero". (ANSA).