Addio ad Antonio Pennestrì, scomparso all’età di 81 anni. Storico presidente della società Ginnastica Comense 1982, assessore a Como e per anni sindaco effettivo del Calcio Como nel periodo della gestione di Benito Gattei. Una figura dunque molto nota in città. Antonio Pennestrì era nato a Lecce nel maggio del 1941.
A livello sportivo, lo si rammenta come massimo dirigente del club nerostellato negli anni più belli. Si ricordano le vittorie della squadra nerostellata di basket. Su tutti spiccano il Mundialito in Brasile e due Coppe Campioni (Poznan 1994 e Cucciago 1995), dieci scudetti, sei Supercoppa, cinque Coppa Italia. Ma non soltanto. Nei suoi anni a capo della Comense sono cresciuti campioni in tutte le discipline, atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi nella ginnastica, scherma e atletica leggera. Nel suo studio in via Auguadri teneva appese le immagini di queste gioie con immutato orgoglio.
Una vita sotto i riflettori, più defilata negli ultimi anni dopo alcune vicende giudiziarie. Ma il ricordo di momenti importanti fatti vivere alla città prevale in queste ore nelle parole di chi lo sta ricordando. Attraverso i social sono già molti i dirigenti e personaggi dello sport di ieri e di oggi che si sono soffermati sulle soddisfazioni sportive date a Como, che negli anni ’90 fu letteralmente capitale europea del basket femminile. E non soltanto, come detto.
Per espresso desiderio di Antonio Pennestrì l’ultimo saluto sarà in maniera privata al cimitero di Cernobbio.