Summit sull’Ucraina. La città di Lugano si prepara ad accogliere – al Palazzo dei Congressi lunedì 4 e martedì 5 luglio – leader e capi di Stato riuniti in riva al Ceresio per la Conferenza internazionale sul presente e sul futuro dell’Ucraina.
L’ospite più atteso però non ci sarà: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non potrà essere presente all’evento. Con la guerra in corso, “è il primo responsabile. La legge lo obbliga a restare in Ucraina”, avrebbe spiegato ai media a Berna l’ambasciatore ucraino in Svizzera Artem Rybchenko, aggiungendo che Zelensky parlerà tramite video.
Intanto in vista dell’evento, al quale parteciperanno i leader e rappresentanti di numerosi Paesi e organizzazioni internazionali, è stato messo a punto un massiccio piano di sicurezza. Oggi i primi controlli del dispositivo e prime esercitazioni in vista dell’evento.
La Polizia cantonale e le Forze aeree elvetiche hanno spiegato che “si prevedono emissioni di rumore e passaggi anche a bassa altitudine nella zona del Ticino centrale e in particolare nel Luganese”.
L’Esercito, tramite le forze aeree, garantirà un servizio di polizia aerea e una sorveglianza rafforzata dello spazio aereo in cooperazione con partner internazionali.
La conferenza sarà incentrata sulla ricostruzione dell’Ucraina. Nella seduta del 10 giugno scorso, il Consiglio federale ha approvato anche l’impiego sussidiario di un massimo di 1600 militari a disposizione delle autorità cantonali ticinesi e una restrizione temporanea dell’uso dello spazio aereo.