Centrodestra a pezzi a Cantù. Fratelli d’Italia ha annunciato l’uscita dalla maggioranza che sostiene il sindaco Alice Galbiati. Un addio clamoroso del partito che, dal dicembre del 2020, era diventato la seconda forza della coalizione dopo aver strappato due consiglieri comunali alla Lega e uno a Forza Italia.
A rischio l’attività dell’amministrazione della Città del Mobile, che ha ora sui banchi del consiglio 12 esponenti della maggioranza e altrettanti dell’opposizione. A fare la differenza per la maggioranza solo il voto del primo cittadino. Sempre a rischio anche il numero legale.
L’attacco di FdI
Una prima avvisaglia della situazione proprio ieri sera, quando il capogruppo di Fratelli d’Italia Valeriano Maspero ha annunciato l’addio alla maggioranza ed è poi mancato il numero legale. “La decisione è il risultato di 18 mesi in cui Fratelli d’Italia è stato ignorato e preso a schiaffi – spiega Maspero – Ogni nostra richiesta o proposta è stata respinta, consigli e idee non sono state prese in considerazione”. FdI chiedeva un assessorato. “Non è una questione di poltrone ma era semplicemente dare il dovuto riscontro a un partito con quattro consiglieri – dice Maspero – Questo comunque è solo l’esempio più lampante di come siamo stati trattati. La Lega a Cantù ha disatteso quelle che erano le indicazioni dei rappresentanti regionali e provinciali della coalizione”. “Per non creare problemi ulteriori alla coalizione abbiamo atteso correttamente l’esito del voto a Erba e Como – aggiunge Maspero – Un esito che tra l’altro ha ulteriormente dimostrato come a Como l’alleanza debba essere ricostituita e rivista. Questo però deve avvenire nel rispetto di tutti”.
Il consiglio
Il consiglio comunale tornerà a riunirsi domani dopo la seduta saltata ieri. In seconda convocazione non dovrebbero esserci difficoltà sul numero legale. Per la maggioranza si apre una fase ad altissima tensione. “La nostra volontà non è far saltare la giunta ma solo dare un messaggio chiaro”, conclude Maspero.
La replica della Lega
Dura la replica del segretario cittadino della Lega Maurizio Facchini. “Ieri sera in consiglio comunale si è palesata in tutta la sua tristezza la politica adottata da Fratelli d’Italia anche sul territorio comasco. Dopo la sciagurata scelta del candidato sindaco a Como, dopo le spaccature amministrative scientemente volute in molti comuni del Paese oggi tocca alla nostra amministrazione fare i conti con le rivendicazioni, puramente personali, degli attuali consiglieri del partito”.
“La volontà di Fratelli d’Italia di non voler costruire un reale percorso amministrativo è palese nei fatti – prosegue la nota – non hanno mai partecipato alle riunioni di maggioranza, non sono mai state portate da loro idee migliorative per Cantù se non per rivendicazioni o velleità personali e quindi sistematicamente bocciate. Sono stati praticamente inutili all’amministrazione perché esclusivamente incentrati a far risplendere se stessi”.
“La Lega a Cantù ha dimostrato ancora una volta di non scendere a nessun compromesso, come richiesto dai canturini e dai propri elettori – conclude la nota – Ci siamo liberati di quel peso che ha più volte imbrigliato e rallentato la nostra amministrazione, per cui i nostri obiettivi programmatici saranno ora più agevolmente raggiunti”.