(ANSA) – GINEVRA, 28 GIU – Sono oltre 306.000 i civili uccisi in Siria in dieci anni di conflitto, dal 2011 al 2021, secondo le ultime stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Si tratta della stima più alta delle morti civili causate dalla guerra in Siria, ha sottolineato l’Onu in un comunicato pubblicato oggi a Ginevra. A seguito di una rigorosa valutazione e analisi statistica dei dati disponibili sulle vittime civili, un rapporto dell’Onu stima che 306.887 civili siano stati uccisi in Siria tra il primo marzo 2011 e il 31 marzo 2021. Il dato concerne solamente le persone uccise come risultato diretto di operazioni di guerra e "non include i molti e molti altri civili morti a causa della perdita dell’accesso all’assistenza sanitaria, al cibo, all’acqua potabile e ad altri diritti umani essenziali", ha sottolineato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet. La stima di 306.887 significa che in media, ogni singolo giorno, negli ultimi 10 anni, 83 civili hanno subito morti violente a causa del conflitto, osserva il rapporto. Inoltre, l’entità delle "vittime civili negli ultimi 10 anni rappresenta l’1,5% della popolazione totale all’inizio del conflitto e solleva serie preoccupazioni per il fallimento delle parti in conflitto a rispettare le norme del diritto internazionale umanitario sulla protezione dei civili". "Le cifre delle vittime legate al conflitto in questo rapporto non sono semplicemente un insieme di numeri astratti, ma rappresentano singoli esseri umani", ha ancora commentato Michelle Bachelet. (ANSA).