La Lega sembra tirare un sospiro di sollievo. Per il Pd è tempo di bilanci. Duro attacco dell’ex candidata sindaco Adria Bartolich alla sinistra. Il nuovo sindaco di Como è Alessandro Rapinese e inevitabilmente tra le altre forze politiche, in primis i partiti tradizionali, tanto criticati proprio dal nuovo primo cittadino, non mancano le reazioni molte delle quali affidate ai social.
L’attacco di Bartolich alla sinistra
“Era già tutto previsto” ha scritto Bartolich in un lungo post. “Il centro-sinistra perde, e fa tutto da solo. Perde per una serie di ragioni alcune delle quali sono state alla radice della scelta di presentarmi alle elezioni per due liste civiche”.
“Si è di sinistra quando l’intenzione centrale del nostro pensiero politico e della nostra azione è occuparsi delle persone che fanno più fatica a vivere. Se la sinistra diventa un blocco sociale fatto quasi per intero da persone più che benestanti, per non dire ricche, per non dire ricchissime, temo che il problema sia diverso”. Aggiunge ancora senza usare giri di parole.
Le parole dei dem
Dal Pd Angelo Orsenigo, consigliere regionale ringrazia Barbara Minghetti per la passione, la determinazione e il lavoro svolto anche se il risultato “non è stato quello sperato”. “Il giorno dopo, quando la sconfitta brucia ancora”, inizia così il post di Federico Broggi, segretario provinciale dei dem. “Il centrosinistra nella sua storia mai era arrivato al 40% al primo turno, ma è mancato l’ultimo scatto, quello che ci avrebbe portato alla vittoria, ci sarà tempo per le analisi”. “Rapinese ora dovrà metterci la faccia, confermando o smentendo le grandi aspettative che ha mosso nella maggioranza dei comaschi”.
Il sollievo della Lega
Per la Lega parla Alessandra Locatelli: “La citta di Como non cade nelle mani della sinistra e per la prima volta sarà governata da una lista civica – scrive l’assessore regionale – la Lega dai banchi dell’opposizione vigilerà sempre”. Chiude augurando buon lavoro al nuovo sindaco. Del resto lo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini, aveva sollecitato gli elettori a recarsi alle urne aggiungendo “Se fossi a Como non voterei la sinistra”.