Il ciuccio sul tavolo, i giochi nel cortile, gli abiti di ogni misura sullo stendino. Alcune donne si preparano alla lezione di italiano, i ragazzi più grandi si sfidano a calcio. Altri ringraziano, salutano, e si allontanano probabilmente tenteranno di riprendere il viaggio. Il numero di migranti in stazione San Giovanni è in crescita, di pari passo stanno aumentando anche le donne, i bambini e i ragazzini. Persone di cui da tempo si sta occupando la parrocchia di Rebbio.
Anche oggi le porte dell’oratorio sono aperte, c’è un via vai continuo e una grande collaborazione. Don Giusto, il parroco, riceve i volontari, poi scende e saluta i bambini più piccoli, intanto risponde al telefono che squilla più volte. Stanno per arrivare nuovi minori. E proprio i minori sono da giorni il suo primo pensiero.
Molti di loro una volta a Rebbio si riposano, recuperano le energie e poi ripartono assieme agli adulti. L’obiettivo è il Nord Europa, ma il loro viaggio si interrompe dopo essere stati respinti dalla Svizzera. Quindi si torna a Como e il gruppo in stazione si infoltisce. Lo dimostra il numero di pasti distribuiti ieri: circa 250.