(ANSA) – TORINO, 22 GIU – Un trapianto di fegato eseguito in emergenza nazionale per una gravissima insufficienza epatica, insorta dopo un colpo di calore, ha salvato un uomo di 57 anni. L’intervento, primo nel suo genere, è stato eseguito all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Soccorso nell’Astigiano dal 118 tre giorni prima, privo di sensi, vicino a un falò di rovi e sterpaglie, la prima temperatura corporea rilevata era stata di 41 gradi, a prova di un cosiddetto ‘colpo di calore’. Subito intubato e trasportato prima ad Alessandria, è stato spostato in eliambulanza a Torino per l’intervento. Ora i primi segni di risveglio dal coma. L’uomo, 57 anni, corporatura da ex atleta corridore, residente nell’astigiano, era stato colto da malore vicino a casa, dove stava bruciando sterpaglie, in uno dei pomeriggi di temperature molto elevate rispetto alla media stagionale. Dopo avere lanciato una richiesta di aiuto, all’arrivo del 118 era riverso a terra e le condizioni, secondo i sanitari, avrebbero portato a morte certa. Portato in elisoccorso alla Rianimazione dell’ospedale di Alessandria, nelle ore successive, dopo il raffreddamento del corpo con mezzi fisici (ghiaccio sul corpo e infusioni endovenose fredde) e l’applicazione di terapie per sostenere le funzioni vitali, le condizioni del paziente si sono progressivamente stabilizzate, con iniziali segni di miglioramento. Tuttavia gli indici relativi allo stato del fegato a partire da 24 ore dopo l’evento acuto hanno registrato un evidente e progressivo peggioramento. A poco più di 36 ore il paziente non dava alcun segno di risveglio dal coma e si trovava in uno stato di grave insufficienza epatica acuta. (ANSA).