Siccità, sindaci tra consigli e ordinanze anti spreco. Caldo record e un allarme che di fatto non è mai rientrato dopo un inverno asciutto e una primavera poco piovosa. Anche in provincia di Como i Comuni corrono ai ripari e cercano soluzioni per rispondere alle gravi difficoltà segnalate dall’agricoltura ma non solo.
Le parole del sindaco di Como
“Il nostro acquedotto pesca direttamente dal Lago, per ora non siamo davanti alla necessità di prevedere ordinanze per contingentare l’uso dell’acqua ma questo non vuole dire che possiamo permetterci di sprecarla”. Chiarisce subito il sindaco di Como, Mario Landriscina. “Il meteo per ora non aiuta, le montagne non riescono a compensare e il debito idrico è importante – aggiunge – i laghi diventano preziosi per aiutare la campagna. Lo scenario è molto serio”.
Coldiretti parla di “situazione drammatica” la preoccupazione – spiega l’associazione – è forte anche per il calo delle rese produttive, dall’orzo al frumento fino ai foraggi, con mais e riso osservati speciali. Un’emergenza nazionale, ma particolarmente grave nella pianura padana.
Il Lago di Como oggi pomeriggio registrava una percentuale di riempimento al 17,6%. Con deflusso quasi triplicato rispetto all’afflusso.
“E’ quasi scontato ribadire quanto sia importante l’acqua, non lo scopriamo ora – dice ancora il sindaco di Como – Quindi confido in una scelta oculata da parte dei cittadini”.
Infine Landriscina, da medico, si rivolge ai più fragili. In particolare agli anziani invitandoli a non uscire nelle ore più calde e a bere molto. Un pensiero va anche agli animali domestici. Il consiglio è di verificare che abbiano la ciotola dell’acqua piena e che stiano al fresco.
In provincia altri Comuni sono già corsi ai ripari. Dopo Cantù che ha diffuso una serie di misure di cautela per contenere i consumi, a Montano Lucino è stata emanata un’ordinanza. Ne parliamo qui. Tanti comuni sul territorio si stanno muovendo in queste direzioni.