Il gruppo di migranti all’esterno della stazione San Giovanni oggi pomeriggio si è assottigliato, ma l’emergenza resta e nelle prossime ore i numeri potrebbero di nuovo salire. Per questo la rete dell’accoglienza non abbassa la guardia e mantiene alta l’attenzione.
All’esterno dello scalo ferroviario sono in arrivo i container con all’interno servizi igienici, oggi ha riaperto il servizio docce e spogliatoi messo a disposizione dal Collegio Gallio, mentre tra mercoledì e giovedì aprirà una mensa alla Parrocchia di Sant’Eusebio in città. Infine restano sempre a disposizione per le situazioni più delicate, famiglie con donne e bambini in particolare, i tendoni della Croce Rossa allestiti nell’area ex Stecav in viale Innocenzo.
“In questo momento il numero è diminuito – spiega Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana – alcuni gruppi sono stati trasferiti nelle strutture del Sud Italia dalle quali sono partiti, altri si sono allontanati spontaneamente, questo però non vuol dire che non ne arriveranno altri visti gli ultimi sbarchi>.
Spesso queste persone rifiutano di spostarsi nelle strutture messe a disposizione. “Il loro intento è raggiungere il Nord Europa passando per la Svizzera – ribadisce ancora il direttore della Caritas – in qualche modo hanno paura di accettare queste soluzioni perché temono di non poter più raggiungere il loro obiettivo”.
La macchina della solidarietà è in piena attività. È stato allestito nella sede della Croce Rossa di via Italia Libera un punto di raccolta di generi di prima necessità. “In questo momento – conclude Bernasconi – servono generi alimentari e biancheria intima. Ringraziamo i comaschi che ci stanno aiutando”.
accogliere questa povera gente è lodevole, come lodevole lo è la caritas diocesana. ma le istituzioni politiche che nascondono oro nel frigorifero o si mettono in malattia e percepiscono lo stesso misero stipendio (800.000) mila euro mensili! dove sono? e i nostri pensionati che i loro padri, nonni figli hanno dato molto a questa ( non sò come chiamarla ormai) italia allo sbando chi li considera? troppo difficile dare giudizi, ma una cosa è certa: Como (la miaComo) questo non se lo meritava.