La televisione accesa fino all’alba, le chiamate ai parenti rimasti a Istanbul e Ankara, un occhio ai social network o a Youreporter, dove centinaia di persone hanno pubblicato foto e video. Così i turchi che vivono e lavorano a Como hanno trascorso queste ultime, complicate ore, alla luce del tentato golpe che ieri sera ha sconvolto la Turchia. Un colpo di stato militare fallito, mentre il presidente Erdogan ha fatto ritorno a Istanbul, accolto dalla popolazione che si è opposta ai golpisti. I primi bilanci parlano di 190 morti negli scontri sulle strade e di quasi 2.900 militari arrestati. La situazione resta delicata e chi segue gli eventi da lontano non sa cosa dire. Nessun commento a Camerlata dai rappresentanti della Lega dei centri culturali dei turchi Italia per non entrare in vicende politiche, mentre tra i negozi del centro è più facile trovare chi si sbilancia, soprattutto a sostegno di Erdogan, pur non nascondendo la preoccupazione.