(ANSA) – ROMA, 08 GIU – Nel nome dei giornalisti Raffaele Ciriello, morto a Ramallah il 13 marzo 2002 e di Shireen Abu Akleh, morta a Jenin l’11 maggio 2022, tra i tantissimi colleghi uccisi mentre svolgevano il loro lavoro. Morire per informare: l’informazione che documenta i crimini di guerra da sempre paga un prezzo altissimo perché gli Stati che commettono crimini, compresi quelli che si dichiarano democratici, non vogliono essere smascherati e non tollerano la libera informazione. E’ il tema dell’incontro di giovedì 9 giungo alle 11 nella sede della Federazione nazionale della stampa ( Sindacato unitario dei giornalisti italiani Corso Vittorio Emanuele II, 349) promosso dalla Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati. Al termine il flash mob #GiustiziaPerShireenAbuAkleh. Modera: Nacera Benali, giornalista stampa estera della Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati. Partecipano: Raffaele Lorusso, segretario della Fnsi, Tony Abu Akleh, fratello di Shireen; Nasser Abu Baker, segretario dei giornalisti palestinesi; Guido D’Ubaldo, presidente Ordine dei giornalisti del Lazio, Luisa Morgantini, già già vice presidente Parlamento Europeo; Abeer Odeh, ambasciatrice di Palestina in Italia; Tina Marinari, coordinatrice campagne Amnesty International Italia; Tano D’Amico fotoreporter, Michele Giorgio corrispondente in Palestina del Manifesto; Fabrizio De Sanctis, presidente ANPI Roma; Vincenzo Vita, già presidente dell’Associazione Italia-Palestina. Sono invitati rappresentanti di varie associazioni tra cui: la Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese, gli Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, Assopace Palestina e Fotografi Senza Frontiere. Sono previsti collegamenti con giornalisti in Palestina contributi video e audio. (ANSA).