La maglia rosa Hindley sul Lario. Il vincitore del Giro d’Italia 2022 si è concesso qualche giorno di riposo sul lago con la fidanzata. Un po’ di relax dopo le fatiche delle tre settimane di gara sulle strade di Ungheria e del nostro Paese. L’australiano si è imposto nella classifica finale con 1’18” di vantaggio sull’ecuadoriano Richard Carapaz e 3’24” sullo spagnolo Mikel Landa. Quarto posto per il primo esponente della pattuglia tricolore, Vincenzo Nibali (a 9’02” dal primo classificato).
Jai Hindley, 26anni, questa mattina si è presentato a sorpresa al Museo del Ghisallo. Una visita non annunciata, ma molto sentita. Il corridore era con la fidanzata e ha voluto donare la sua casacca di leader, che va ad arricchire la più importante collezione mondiale di maglie rosa. Ad accoglierlo, la direttrice Carola Gentilini e la collaboratrice Grazia Fasano. Non c’era, invece, il presidente Antonio Molteni, che comunque ha ricevuto una videochiamata di saluto. La prova, questa, che il passaggio di Hindley al Museo è giunto a sorpresa. Altrimenti Molteni, che prima di tutto è grande appassionato di ciclismo, non si sarebbe assentato con l’arrivo di un ospite così importante.
“Ero già stato qui qualche anno ha” ha spiegato Hindley alle sue interlocutrici. “Avevo visto la collezione di maglie rosa e avevo espresso il sogno di poter aggiungere, un giorno, la mia alle altre”. L’australiano è stato coerente: a tre giorni dalla fine del Giro 2022 è salito sul colle caro ai ciclisti e ha donato la sua divisa al Museo.