L’ex Casa del Fascio di Como (attuale sede della Guardia di Finanza) diventerà un museo. I dettagli sul destino dell’edificio in stile razionalista disegnato dall’architetto Giuseppe Terragni erano stati resi noti già qualche mese fa. Oggi, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni (in visita nel Comasco) ha fatto un punto sullo stato del progetto. “Ci sono già i fondi al segretariato regionale” ha detto “dopo l’elezione del nuovo sindaco di Como partiranno i lavori in accordo con le Fiamme Gialle che” ha precisato “grazie a un tavolo al Ministero troveranno una nuova sede”
“Questa è solo la prima parte di un percorso che porterà a un polo che vede coinvolta anche la casa della Regione. La casa del Fascio diventa museo di se stesso poi ci vuole un luogo dove portare gli archivi, le collezioni” ha spiegato Borgonzoni.
All’incontro con i vertici dell’associazione Maarc, di Confindustria Como, del Consiglio nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dell’Ordine degli Architetti di Como sono state ribadite le fasi del progetto. Servirà infatti non solo ricollocare i militari, ma anche restaurare l’edificio. I fondi, assicura Borgonzoni e cioè 1 milione per l’adattabilità “ci sono”, così’ come quelli necessari per spostare la sede della Guardia di Finanza “500.000 euro a decorrere”. Tra un anno, questo il tempo stimato, l’ex Casa del Fascio diventerà “un museo di sé stesso”. “Non nel concetto quello classico di museo, un museo di se stesso. Tutto il mondo lo guarda, lo studia perché noi non dovremmo valorizzarlo come va valorizzato?” conclude.