I carabinieri del Nas di Milano, il nucleo antisofisticazione e sanità, hanno denunciato a piede libero i legali responsabili di uno studio medico della provincia di Como e di due a Varese e Milano perché avrebbero consentito e/o eseguito trattamenti con la tecnica “PRP”, plasma ricco di piastrine, senza le prescritte autorizzazioni dei centri trasfusionali pubblici.
Gli studi avrebbero prelevato illegalmente sangue dai pazienti per poi lavorarlo e reinfonderlo agli stessi pazienti, con grave pericolo per la salute. I carabinieri hanno sequestrato tre “centrifughe” per la lavorazione del sangue, del valore complessivo di 2.500 euro.
I controlli sono stati effettuati nell’ambito di una vasta operazione che ha interessato tutta Italia dopo alcuni recenti casi di cronaca legati a gravi complicanze per pazienti che sono stati sottoposti a trattamenti estetici da personale non qualificato.