Il progetto di partenariato tra pubblico e privato per tentare di riaprire la piscina di Muggiò è l’ultima mossa messa in campo dall’attuale amministrazione per tentare di chiudere in extremis – a giugno si voterà l’elezione del nuovo sindaco – un capitolo tra i più spinosi: quello appunto che riguarda l’impianto natatorio, l’unica vasca olimpionica da 50 metri della provincia. Un capitolo buio per lo sport comasco e che inevitabilmente trascina con se anche la più ampia discussione sugli impianti sportivi del territorio, che in questo momento storico, o sono chiusi o versano in pessime condizioni.
Impianti sportivi di Como
La piscina di Muggiò, unica olimpionica nel raggio di chilometri, è chiusa dall’estate del 2019. La Sinigaglia è in attesa dell’intervento sulla vasca. Il palazzetto dello sport, sempre a Muggiò, di fronte all’impianto natatorio è oramai ridotto a un rudere. Il campo di atletica cittadino è stato rifatto – soltanto la pista – dopo una serie di ritardi. Spostandosi fuori città la pallacanestro Cantù gioca a Desio, in attesa del nuovo palazzetto e infine il Calcio Como che gioca in uno stadio potenzialmente splendido, dal punto di vista monumentale, ma negli anni rattoppato e in attesa di un progetto di riqualificazione più ampio che coinvolga l’intera area.
Regione e Comune di Como negli ultimi anni hanno annunciato più volte maxi investimenti per le strutture sportive, ad esempio gli oltre 14 milioni di euro per il nuovo palazzetto di Muggiò, la riqualificazione dei centri di via Spartaco e via Acquanera e il rifacimento degli spogliatoi del rugby. I soldi sono stati messi a disposizione nell’ambito del Patto per la Regione Lombardia sottoscritto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla regione Lombardia quando erano guidati rispettivamente da Matteo Renzi e Roberto Maroni.
Nel 2017, al momento dell’annuncio della disponibilità dei fondi, erano stati indicati tempi brevi per l’avvio dei lavori. Evidentemente, nel caso del nuovo palasport, non è stato così. Costi aumentati – per il nuovo palazzetto si passa dagli iniziali 9 milioni e mezzo di euro ai 14 milioni e mezzo totali – e tempi infiniti. L’Odissea degli impianti sportivi cittadini è ancora una volta al centro della campagna elettorale. La questione delle strutture sportive ora finirà sul tavolo della futura amministrazione nella speranza che, almeno nei prossimi 5 anni, qualcosa possa finalmente muoversi.