(ANSAmed) – TEL AVIV, 18 MAG – Oltre ottomila agenti di polizia e militari sono stati mobilitati per garantire uno svolgimento regolare dell’annuale pellegrinaggio di massa ebraico del Lag ba-Omer sul Monte Meron, in Galilea, che inizia stasera e proseguirà per 60 ore. L’anno scorso, in quella occasione, quattromila fedeli si trovarono intrappolati all’improvviso in un vicolo ristretto e nella calca morirono 45 persone in quello che è considerato il più grave incidente civile nella storia di Israele. Per evitare il ripetersi di drammi del genere in questi mesi nel santuario del rabbino Shimon Bar Yochai sul monte Meron sono stati demoliti diversi edifici abusivi. Inoltre i fedeli – che l’anno scorso furono oltre 70 mila – quest’anno hanno avuto istruzione di comprare biglietti che consentiranno loro di restare nel luogo di preghiera al massimo 4 ore. "Ci sarà un flusso continuo, in ogni momento non ci saranno più di 17 mila persone”, ha assicurato il viceministro dei culti, Matan Kahana. Ma negli ambienti dell’ebraismo ortodosso estremista – che per ideologia non riconosce lo Stato laico di Israele – influenti rabbini hanno già anticipato che lotteranno contro queste limitazioni. (ANSAmed).