Vittime. Ospedali al collasso. Lockdown. Il Covid ha segnato la memoria collettiva degli ultimi due anni. Un ricordo che si è tradotto, in Consiglio regionale della Lombardia, nel “sì” unanime al nuovo Piano strategico-operativo “di preparazione e risposta a una pandemia influenzale”. 78 pagine e neanche un voto contrario.
Il piano per il 2021-2023
A fronte di un’emergenza sanitaria (iniziata e non ancora conclusa), sono stati tutti d’accordo in Assemblea sul pacchetto di azioni. Per il periodo 2021-2023 illustrate le pratiche da attivare a livello locale in caso di pandemia. “Un piano che aggiorna quello del 2006” spiega l’assessore al Welfare, Letizia Moratti “e in coerenza con quello nazionale” sancito dalla conferenza Stato-Regioni.
La scorta di mascherine
Nel documento: la pianificazione, la definizione puntuale del chi fa/che cosa nelle diverse fasi, il coordinamento del Sistema di sorveglianza regionale e l’istituzione del Comitato pandemico. Non dimenticando gli strumenti che hanno aiutato a limitare il contagio Covid, sarà prevista una scorta di dispositivi di protezione e medici essenziali. Ugualmente, sarà possibile anche utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per elaborare e disegnare scenari futuri. Come previsto dal Ministero della Salute, saranno le ATS, le strutture di ricovero e cura e le unità operative locali a realizzare i piani operativi per i territori. Un ruolo importante nel contrastare future crisi, lo avrà anche il Comitato pandemico. Sarà presieduto dal Presidente di Regione Lombardia e coordinato dall’Assessore al Welfare. Avrà due nuclei, uno sanitario e uno non-sanitario, e si riunirà due volte l’anno (a marzo e settembre) per condividere l’attività di sorveglianza epidemiologica e virologica nonché per la sorveglianza delle malattie infettive. Sarà sempre il Comitato pandemico a mantenere i cittadini informati e a indicare le modalità per affrontare eventuali situazioni decisionali critiche in campo etico.
Task force regionale e fake news
Per quanto riguarda “Task Force Regionale”, si intenderà la struttura organizzativa attivata formalmente dalla Direzione Generale Welfare al momento della dichiarazione della fase di allerta pandemica. E se il Covid è ormai un fatto, per i prossimi anni, grande attenzione anche alla diffusione di notizie false. Un pool di esperti si occuperà di informare propriamente i cittadini in caso di nuove pandemie influenzali.