(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia ha bollato le azioni dei paesi occidentali che cancellano la cultura russa come il "picco dell’odio". "Cancellare la cultura russa in Occidente dimostra la triste condizione morale della società – ha detto il capo della Chiesa ortodossa russa -. Il tentativo di sradicare la cultura di una nazione o di un’altra è il culmine dell’odio. L’unica cosa peggiore è il tentativo di eliminare fisicamente una nazione che è diventata indesiderabile". Lo riporta l’agenzia russa Tass. Kirill ha anche osservato che la Russia anche "durante la Guerra fredda e la battaglia delle ideologie" ha sentito il legame con la cultura europea. Secondo il Patriarca russo, i russi percepiscono la letteratura, la musica e l’arte classiche occidentali come una "parte intrinseca della ricca eredità civile cristiana". "E al giorno d’oggi continuiamo a vederlo come tale, nonostante tutto ciò che sta accadendo. Spero che coloro che combattono Pushkin, Dostoevskij, boicottano le competizioni diTchaikovsky e si rifiutano di interpretare Rachmaninov prima o poi si rendano conto della vergogna e della follia delle azioni commesse", ha concluso. (ANSA).