I cambiamenti climatici in tribunale. L’Università dell’Insubria ospita oggi e domani una conferenza internazionale. Evento organizzato dal Dipartimento di Diritto economia e culture nelle sale del Chiostro di Sant’Abbondio, a Como. «Climate change litigation: a comparative law perspective» mira a fornire la più ampia panoramica del contenzioso sui cambiamenti climatici. Comprenderne le tendenze più recenti e identificare le possibili ragioni della sua rapida diffusione a livello globale. Tra i relatori da tutto il mondo: giudici delle Corti Supreme, Ong ambientali e climatiche, studi legali internazionali, studiosi di diritto.
Il convegno si svolge nell’ambito delle attività del Dottorato nazionale di ricerca in sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici.
Cambiamenti climatici: fenomeno globale con ricadute locali
Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (l’IPCC) «I cambiamenti climatici indotti dall’uomo, inclusi gli eventi estremi più frequenti e intensi, hanno causato impatti negativi diffusi e conseguenti perdite e danni alla natura e alle persone», colpendo – si legge – in modo sproporzionato i più vulnerabili e generando così richieste di giustizia climatica. È fondamentale evitare che il riscaldamento globale superi 1,5°C nei prossimi decenni. Inoltre «il fallimento dell’azione per il clima è il rischio più impattante e il secondo più probabile a lungo termine».
Il contenzioso sui cambiamenti climatici può essere definito come l’insieme delle azioni legali che sottopongono questioni di diritto o di fatto relative ai cambiamenti climatici ai tribunali di tutto il mondo, indipendentemente dalla giurisdizione.
Un tema che desta grande attenzione come fenomeno globale, con importanti ricadute locali, che viene sempre più portato all’attenzione del vasto pubblico grazie alla crescente accessibilità dei dati, alla maggiore sensibilità delle giovani generazioni e alla fiorente rete all’interno delle comunità legali, ambientali e accademiche.