Impresa comasca, situazione stabile con le attività del territorio – che nonostante le avversità – riescono a difendersi. Resta l’incognita legata al conflitto tra Russia e Ucraina. E’ in sintesi la fotografia scattata dall’analisi congiunturale rapida del mese di marzo rilevata dagli uffici studi di Confindustria Como.
Capitolo materie prime sulle imprese comasche: le imprese comasche continuano a lavorare in un contesto complicato che penalizza la loro attività. Nel mese di marzo, la quasi totalità del campione (98,7%) ha indicato di aver registrato ulteriori aumenti rispetto ai già elevati listini di acquisto di febbraio. In aggiunta le imprese comasche sono state costrette a far fronte ad un allungamento dei tempi per ottenere le forniture nell’88,2% dei casi, a vedersi consegnati quantitativi di merci inferiori ai fabbisogni una volta su due (50%) e a subire un peggioramento della qualità delle merci nel 21,1%.
Impresa comasca – gli effetti degli aumenti
L’aumento dei prezzi di materie prime, energia elettrica e gas, hanno determinato effetti negativi sulle aziende di Como. Per tre realtà su quattro (75%) è stata indicata una contrazione dei margini di profitto, per il 6,6% si è reso necessario effettuare una riorganizzazione del lavoro e/o dell’attività produttiva mentre per il 2,6% è avvenuta una riduzione o addirittura un’interruzione dell’attività aziendale.
Gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina potrebbero incidere in maniera negativa sul contesto produttivo locale. Secondo i dati dell’analisi circa una realtà su due (46,1%) ritiene che si verificheranno impatti sul proprio export mentre oltre nove imprese su dieci (92,1%) segnalano di attendere un ulteriore aggravio delle criticità legate all’approvvigionamento delle materie prime e dell’energia.
Il commento del presidente di Confindustria Como
“I dati del mese di marzo di quest’anno tracciano un quadro caratterizzato da un prevalente giudizio di stabilità”, evidenzia il presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian. “Segno che nonostante tutte le avversità di questo periodo, le imprese comasche riescono ancora a difendersi. Il problema è che non si può sapere per quanto tempo potranno continuare a farlo. È evidente che sia necessario intervenire sulle riforme che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci consente di attuare”.