Case inagibili e una ventina di persone ancora sfollate. Interventi di prevenzione e messa in sicurezza che saranno completati solo nell’arco dei prossimi 2-3 anni. Stanziamenti in parte ancora non ufficializzati. A quasi un anno di distanza dalle alluvioni che la scorsa estate hanno devastato il territorio lariano, Blevio, uno dei paesi più colpiti, deve fare ancora i conti con gli effetti dell’ondata di maltempo dei mesi di luglio e agosto.
Ieri, dal Consiglio dei Ministri è arrivato l’annuncio dello stanziamento di quasi 15 milioni di euro per la provincia di Como per i danni di quelle alluvioni.
Blevio
“Tra i fondi stanziati dalla Regione lo scorso anno, quelli previsti dal Pnrr e questo ulteriore stanziamento, possiamo dire che il quadro dei finanziamenti richiesti va a completarsi sia per gli interventi pubblici che per quelli privati”, evidenzia Alberto Trabucchi, sindaco di Blevio. “Se tutto sarà confermato sono sicuramente notizie positive” aggiunge. “E’ giusto dire però che tra avere i fondi, programmare gli interventi e realizzarli passa del tempo. Non sono interventi semplici né rapidi”, dice ancora.
Dal luglio dello scorso anno, Blevio conta ancora una ventina di sfollati. “Sono le persone che abitavano nelle zone maggiormente colpite del paese”, dice il primo cittadino. “Parte delle opere di sistemazione sono già state appaltate – spiega – Altre sono in fase di progettazione ma in alcuni casi i cittadini non potranno rientrare nelle case almeno fino alla metà del prossimo anno”. Resta poi il capitolo della messa in sicurezza. “Per i prossimi 2-3 anni la situazione di rischio rimane e non si possono escludere ulteriori eventi alluvionali importanti”, chiarisce Trabucchi. “Le opere di messa in sicurezza sono numerose e complesse. Basti dire che abbiamo mandato in Regione un elenco di 54 interventi. Abbiamo la certezza che, al termine, il paese sarà più sicuro, ma anche la coscienza che nel frattempo il problema c’è e va gestito”, aggiunge.
Laglio
Sponda opposta, situazione analoga. A Laglio, con Blevio uno tra i paesi più danneggiati dalle alluvioni del 2021, sono ancora sette i residenti fuori casa. “Far rientrare le famiglie sfollate nelle loro abitazioni è la prima preoccupazione, l’obiettivo è fare in modo che possano tornare a casa entro fine anno”, precisa il sindaco Roberto Pozzi. La notizia degli ulteriori finanziamenti stanziati dal Governo è naturalmente positiva. “E’ una buona notizia, anche se è giusto precisare che non ho al momento conferme ufficiali”, dice Pozzi. “Al momento la somma effettivamente disponibile è un milione di euro stanziato dalla Regione che ci permetterà di andare a realizzare un intervento importante proprio per la rimozione della massa di detriti che ha travolto le abitazioni degli sfollati. Entro la settimana approveremo il progetto definitivo e pensiamo di poter avviare i lavori dopo l’estate”.
La messa in sicurezza completa del paese invece richiede più tempo e altre risorse. “Il rischio di ulteriori eventi simili a quelli dello scorso anno resta, anche se non nella stessa valle colpita l’estate scorsa – dice Pozzi – E’ necessario andare a mettere in atto un progetto ampio di messa in sicurezza che ci permetta di intervenire su tutte le zone a rischio con un’operazione globale di messa in sicurezza. Aspettiamo fondi importanti che ci permettano di agire. Procederemo quando ci saranno documenti ufficiali”.