Il turismo vola, il commercio tiene, industria e servizi arretrano. E’ la fotografia dell’economia comasca nel primo trimestre 2016, così com’è stata scattata dalla Camera di Commercio di Como nell’indagine congiunturale.
INDUSTRIA
Nessuna buona notizia dal mondo dell’industria. Per il quinto trimestre consecutivo le fabbriche comasche hanno diminuito la produzione. Il calo si attesta sul 3,4%: un dato preoccupante, poiché il resto della Lombardia fa segnare un +1,3%. Soffrono i settori tipici comaschi: tessile, legno arredo, meccanica. E soffrono soprattutto i piccoli.
Tiene il fatturato (+0,3%) ma solo grazie alle esportazioni, mentre il mercato interno è stagnante.
ARTIGIANATO
E proprio a causa della scarsa domanda interna, l’artigianato perde terreno, lasciando sul campo – nel primo trimestre – l’1,1% della produzione e il 2,8% del fatturato.
COMMERCIO
Dati positivi invece sul fronte del commercio, sui quali però incide in modo considerevole la clientela svizzera. Supermercati e ipermercati, infatti, continuano ad aumentare le vendite, <con incrementi – spiega la Camera di Commercio – che non trovano riscontro a livello regionale e nazionale. La svalutazione dell’euro rispetto al franco è risultata ancora determinante per le grandi strutture poste vicino al confine>.
TURISMO E SERVIZI
Mentre i servizi, dopo un 2015 positivo, a inizio 2016 hanno fatto registrare un calo dell’1,8%, il turismo batte l’ennesimo record: +18,1% gli arrivi e +17,7% le presenze; in aumento sia i turisti italiani che quelli stranieri. Nei primi tre mesi la città di Como ha fatto segnare incrementi superiori al 30%.