(ANSA) – BOLOGNA, 23 APR – Durante la seconda guerra mondiale sette abitanti di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), come molti altri della zona, morirono nel campo nazista di lavoro forzato di Kahla, cittadina tedesca della Turingia. Oggi Kahla e Castelnovo ne’ Monti hanno stretto forti legami d’amicizia, rinsaldati da frequenti viaggi di studio e di scambio degli studenti. Questo rapporto sarà suggellato domani, in occasione del 25 aprile, quando al Teatro Bismantova sarà firmato ufficialmente il gemellaggio. A Kahla si trovava un campo nazista di lavoro forzato, la fabbrica sotterranea Reimahg dove venivano costruiti i caccia dell’aviazione tedesca. E fu proprio in quelle gallerie che trovarono la morte diversi reggiani, compresi sette abitanti di Castelnovo, dopo essere stati rastrellati nel 1944 ed essere transitati per il campo di Fossoli. Neanche la fine della guerra riuscì a portare la pace per i loro familiari: dopo il 1945, Kahla rientrò nella Germania dell’Est, ospitando una base militare, e la ricerca della verità sulla fine dei loro cari non fu possibile fino alla caduta del Muro del Berlino e la riunificazione del Paese. Da allora, però, le due cittadine hanno deciso di trasformare quel drammatico ricordo in un rapporto di amicizia che negli anni si è progressivamente rinsaldato: ogni anno i giovani studenti reggiani si incontrano con i loro coetanei tedeschi, per costruire un futuro di pace a partire dalla conoscenza degli orrori del passato. Così Castelnovo ne’ Monti e Kahla hanno scelto proprio la data del 25 aprile per celebrare e ufficializare il loro gemellaggio, con una cerimonia alla quale parteciperà anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. (ANSA).