(ANSA) – LA VALLETTA, 22 APR – Malta torna alla normalità pre-Covid, dopo due anni dà addio alle mascherine e a tutte le precauzioni anti-pandemia. Dal 2 maggio le protezioni non saranno più obbligatorie in nessun luogo compresi i trasporti pubblici. Sole eccezioni: i voli in arrivo o in partenza, gli ospedali e le case di cura e degenza. Inoltre i passeggeri in arrivo nell’arcipelago non dovranno più compilare il Passenger Locator Form, non ci saranno più restrizioni per feste di matrimonio o qualsiasi altro evento sociale ed anche chi convive con un positivo non dovrà sottoporsi a quarantena a meno che non manifesti sintomi. La svolta che fa tornare la vita sociale agli standard del 2019 è stata annunciata dal ministro della sanità, Chris Fearne, tenuta assieme alla Sovrintendente per la Salute Pubblica, Charmaine Gauci. "Vogliamo andare verso la normalità, con responsabilità" ha detto Fearne, specificando che resta valida la "raccomandazione" di usare le mascherine nei grandi assembramenti o negli eventi di massa, ma esse non saranno comunque obbligatorie. Da ottobre 2020 lo erano ovunque, all’aperto e al chiuso, e fino all’autunno scorso il mancato uso era sanzionato con multe superiori a 50 euro. Se sparisce l’obbligo di presentare il formulario per la rintracciabilità (dPLF) che, introdotto con la riapertura delle frontiere a luglio 2020, ha imposto per quasi due anni lunghe file in aeroporto, anche dopo il 2 maggio per i viaggiatori resta invece confermato Malta l’obbligo di presentare o un certificato di vaccinazione/guarigione o il risultato negativo di un test PCR compiuto nelle ultime 72 ore. Resta in vigore la classificazione dei paesi di provenienza in ‘rosso’ o ‘rosso scuro’. Il ministro ha giustificato la scelta facendo riferimento al numero "costantemente basso" dei ricoveri in terapia intensiva. Attualmente su un totale di 88 persone ricoverate al policlinico Mater Dei e positive al virus, solo 39 vengono curate per sintomi da Covid e di queste solo due sono in Itu. Ed ha ricordato che a Malta il 97% della popolazione sopra i 6 anni è vaccinato e che l’80% ha ricevuto anche la terza dose. (ANSA).