Como è il terzo capoluogo italiano (e il primo lombardo) più colpito dal Coronavirus, in termini economici. La pandemia ha penalizzato il Nord in modo decisamente più violento rispetto al Sud. Non si parla di dati sanitari, ma di reddito: nel 2020, le regioni settentrionali hanno generalmente pagato un prezzo più alto.
AL NORD PEGGIO CHE AL SUD
Anche se, a onor del vero, i due aspetti – sanitario ed economico – hanno una correlazione. E non è certo un mistero come la Lombardia, specie nella prima ondata, sia stata la regione colpita in modo più violento dal virus. Secondo il Sole 24 Ore, il calo al Nord è stato fino a dieci volte superiore rispetto al Sud. I dati, elaborati in una classifica nazionale dal Corriere della Sera sulle dichiarazioni Irpef 2021 (relative quindi al 2020), vedono Venezia al primo posto.
LA CRISI DELLA SERENISSIMA, BENE MILANO
Con il mondo bloccato in casa e il turismo azzerato, tra il 2019 il 2020 la Serenissima ha perso in un anno il 4,36% del reddito. Più di mille euro. Al secondo posto Prato, con una perdita del 2,77% e al terzo, come anticipato, Como, con un -2,71%. Nel 2019 il reddito medio dei comaschi era 25mila euro, nel 2020 è passato a 24.323. Sono 677 euro in meno. Va decisamente meglio ai milanesi, che perdono solamente lo 0,74% partendo peraltro da un reddito decisamente più elevato (34.189). Come indicato sia dal Sole 24 Ore sia dal Corriere della Sera, 54 capoluoghi italiani hanno dichiarato nel 2020 un reddito addirittura superiore all’anno pre-Covid. Su tutti Campobasso (+1,64%) e Bolzano (+1,43%).