(ANSA) – ROMA, 19 APR – Teleriscaldamento, pompe di calore, biogas e massiccio sviluppo di energia eolica e solare: il governo danese ha presentato un piano per diventare indipendente dal gas russo dopo l’invasione dell’Ucraina. Il primo ministro Mette Frederiksen aveva fissato l’obiettivo all’inizio di marzo di uscire dal gas russo "il più rapidamente possibile". Il piano presentato martedì dall’esecutivo prevede in particolare che la metà delle 400.000 famiglie danesi che attualmente si riscaldano con il gas passino a un allacciamento al teleriscaldamento o alle pompe di calore alimentate a energia elettrica entro il 2028. Per le restanti famiglie e l’industria, il piano prevede anche lo sviluppo del biogas da fonti rinnovabili, "che ci assicurerà di essere liberi da Putin", ha affermato in conferenza stampa il ministro del Clima e dell’Energia Dan Jorgensen. Il governo danese ha anche potenziato il suo piano per lo sviluppo delle energie rinnovabili, e prevede ora il quadruplicamento degli impianti solari e soprattutto dell’eolico onshore, entro il 2030. Il regno scandinavo è già uno dei grandi campioni europei dell’eolico, che attualmente gli fornisce circa la metà della sua elettricità, il resto è dominato da biomassa e carbone. "Vogliamo sviluppare le energie rinnovabili il più possibile in modo intelligente", ha assicurato Frederiksen. Il gas fornisce circa il 18% dell’energia consumata in Danimarca ogni anno, secondo le statistiche ufficiali. Gran parte di essa proviene da tempo dai giacimenti del Mare del Nord del paese, ma questi sono in rapido declino. Nel 2019 la produzione interna copriva solo il 72% del gas consumato nel Paese, secondo l’Agenzia danese per l’energia, con la Russia tra i principali fornitori di importazioni. La Russia fornisce circa il 40-45% del gas importato nell’Unione Europea. I 27 paesi dell’Ue stanno lavorando per uscire dal gas russo, ma questo sforzo, secondo gli analisti, richiederà diversi anni. (ANSA).