Whisky, tequila, rum, vodka. Superalcolici di contrabbando, importati dal Sudamerica e venduti in Italia senza pagare le accise. La guardia di finanza di Como ha sequestrato più di 4.500 bottiglie stoccate e vendute tra Como e Bergamo. Denunciato il rappresentante legale della società responsabile del commercio, un uomo peruviano. Scoperta anche una lavoratrice in nero. Le fiamme gialle hanno sequestrato anche mezza tonnellata di alimenti in cattivo stato di conservazione e prodotti contraffatti.
La frode
L’operazione è stata condotta dai finanzieri del comando provinciale di Como. I militari delle fiamme gialle, hanno scoperto un sistema di frode che permetteva di portare in Italia dall’estero, tramite canali non autorizzati, bottiglie di superalcolici. Evitando lo stoccaggio nei depositi fiscali italiani, ovvero impianti autorizzati dall’Amministrazione Finanziaria a fabbricare, trasformare, detenere, ricevere o spedire merci sottoposte ad accisa, i responsabili della compravendita evadevano completamente le tasse.
L’operazione della finanza
I superalcolici e anche bottiglie di birra venivano importati soprattutto da Brasile, Argentina, Cuba, Messico e Colombia. La finanza ha sequestrato 1.540 bottiglie sottratte al pagamento delle accise in Italia e documentato la vendita in frode di oltre 3.000 bottiglie di alcol, in totale evasione d’imposta.
Durante le indagini è stata accertata in un punto vendita a Como la presenza di una lavoratrice in nero, irregolare in Italia. I militari comaschi e gli operatori dell’Ats di Bergamo hanno accertato anche le precarie condizioni igienico sanitarie in un punto vendita e hanno sequestrato mezza tonnellata di pollame, pesce, spezie e farine mal conservati. Le accuse al presunto responsabile dell’attività illecita sono sottrazione al pagamento e all’accertamento delle accise sulle bevande alcoliche, contraffazione, ricettazione, impiego di lavoratore in nero e cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari.