Acsm Agam e sindacati firmano un accordo per lo smart working.
“Superata la fase dell’emergenza sanitaria, molte aziende si sono domandate se fosse opportuno investire in una nuova normalità oppure ritornare a lavorare come si era sempre fatto. A questa domanda ciascuna organizzazione ha risposto e sta rispondendo in modo diverso, in base alla propria visione del futuro, creatività e capacità di innovare – spiega Damiano Baccelloni, direttore risorse umane del gruppo – Secondo noi, serve soprattutto il coraggio di immaginare un futuro migliore”.
Il nuovo accordo coinvolge il 43% della popolazione aziendale, prevede dal 20% al 60% del tempo di lavoro organizzabile in modalità smart su base mensile o bimestrale e il 100% di copertura del territorio aziendale con il modello di near working (possibilità di lavorare nella sede più vicina al domicilio).