Pallacanestro Cantù sconfitta da Fabriano 74 a 73. Nella prima partita della fase a orologio del campionato di serie A2, i canturini di Acqua S.Bernardo hanno ceduto ieri il passo sul parquet del “PalaBaldinelli” di Osimo per un solo punto, al termine di un match molto combattuto.
LA CRONACA DEL MATCH
Avvio favorevole dei padroni di casa, che chiudono il primo periodo avanti 16 a 13. Nella seconda frazione Cantù ritrova la parità ma Fabriano riesce nuovamente a portarsi avanti (grazie anche alle triple di Marulli e Re) e a concludere il primo tempo con sette lunghezze di vantaggio. Il secondo tempo inizia con Hollis sugli scudi, autore di un canestro dietro l’altro e già a quota 18 punti. Ma per Cantù Bayehe è in grande forma, e con cinque punti in fila consente all’Acqua S.Bernardo di trovare il momentaneo -5. Al 27’ i brianzoli devono rincorrere, sotto 50 a 45. Nel finale Stefanelli trova il guizzo del -1 con una bella incursione. Il quarto e ultimo periodo vede ancora Fabriano vivace, ma Cantù non desiste. Dalla lunetta Nikolic mette a segno il sorpasso. Smith a meno di 5’ dalla fine trova il momentaneo pareggio. A due minuti dal termine Fabriano si porta a +4 dopo due triple consecutive di Smith e Tommasini. Ma i canturini trovano di nuovo il pareggio grazie ai tiri liberi di Bucarelli. 73 a 73. A ridosso dell’ultima sirena, però, la Janus ritrova il vantaggio, vincendo il match di un punto. Finisce 74 a 73. Ora, ad attendere i biancoblù prima dei playoff altre tre gare: in casa contro Chiusi, fuori contro Scafati e di nuovo in casa con Ravenna.
SODINI: “COLPA NOSTRA, NESSUNA SCUSA”
Non è tenero coach Sodini nell’analisi della partita. “I complimenti vanno sempre alla squadra che vince, però i demeriti oggi sono tutti nostri e non aver avuto Severini e Allen, che non avremo per qualche partita, non è una giustificazione. Abbiamo approcciato la gara nel modo assolutamente sbagliato e, per tutto il match, siamo stati molto confusionari. Una partita che nasce male non è facile, in trasferta, riuscire a riprenderla. Noi non siamo stati proprio capaci; di questo bisogna dare merito a Fabriano, cui auguro il meglio e una pronta risalita”.