“La serie A2 è una palude, anche se qualcuno pensava che per noi sarebbe stata un’autostrada”. Marco Sodini, allenatore della Pallacanestro Cantù, ha così commentato la conclusione della prima parte del torneo della sua formazione. “Sul concetto di autostrada per la nostra squadra non sono mai stato d’accordo. Il campionato di serie A2 è più che altro una palude, in cui posso perdere con l’ultima e la penultima. E, se gioco una buona partita, posso vincere con la prima”.
Il tecnico ha poi aggiunto: “Questa è una squadra costruita ex-novo, con dieci atleti che prima non avevano giocato insieme. Il loro percorso è stato di ventuno vittorie e cinque sconfitte. Ora, in ogni caso, è inutile fare bilanci, perché la nostra stagione non è ancora cominciata. Le squadre ambiziose devono competere per i due posti per la serie A. Ora dobbiamo essere concentrati sulla fase ad orologio, con quattro partite che possono condizionare i playoff, visto ne determineranno il tabellone”.
Nel mirino, e non potrebbe essere altrimenti, ci sono i playoff per la conquista della serie A. “Dovremo arrivare al momento decisivo nel miglior modo possibile, fisicamente e tecnicamente, con energie da spendere. Noi siamo sopravvissuti ad un mese con ben 12 partite, con un calendario da Eurolega e 9 giocatori che sono scesi in campo ogni tre giorni. Non siamo come per l’Olimpia Milano, che ha in rosa 18 atleti. Il fatto di aver superato questo periodo vincendo tantissimo, vuole dire che in questa squadra ci sono tante cose buone”.
“Ci possiamo accontentare? Assolutamente no” ha detto ancora Sodini. “Dobbiamo già guardare alla prossima partita, che sarà insidiosissima, contro Fabriano, match che inaugurerà la fase ad orologio. La serie A2 è una palude e non una autostrada, lo ribadisco. Ma io ho fatto anche il bagnino da giovane. Ci mettiamo il salvagente e cerchiamo di nuotare verso la riva”.
Per quanto riguarda l’impegno vinto con Treviglio, che ha chiuso la prima parte di campionato, Sodini ha detto: “Ricordo che nella partita di precampionato, giocata in Supercoppa, Treviglio partì segnando ben 17 punti nei primi 6 possessi. Cinque triple e un canestro da due. Ora, invece, siamo stati oggettivamente molto più bravi, specialmente nel primo tempo, a limitare i loro produttori di punti. Poi, tra il primo e il secondo tempo, c’è stata una differenza profonda. Nella seconda parte siamo stati estremamente frenetici negli accoppiamenti e abbiamo forzato molti più tiri. Ma ci sta nell’arco di una partita. Un controllo da parte nostra così marcato, però, non me lo aspettavo, sono onesto, anche perché Treviglio è forte, ben allenata e nel corso della stagione è stata capace di vincere sia contro di noi sia contro Udine”.
“Ci prendiamo con gioia il fatto di aver terminato la prima parte de torneo. Adesso ci attendono quattro partite prima dei playoff” ha concluso Sodini. “Il nostro compito, però, è di giocare una gara alla volta. L’obiettivo è produrre la miglior pallacanestro per più tempo possibile. Se riusciamo a recuperare le energie, secondo me, abbiamo la possibilità di competere con tutti e, lo sapete bene, io non mi nascondo mai. Siamo una squadra che ha ancora margini di miglioramento“.