(ANSA) – ROMA, 06 APR – Nel corso della perquisizione compiuta stamane a Roma dai carabinieri nella sede nazionale del sindacato Usb è stata trovata una pistola che era chiusa in un pacchetto e che dovrà ora essere esaminata per verificarne l’autenticità. I militari dovranno, quindi, inviare una informativa alla Procura sull’attività svolta. La perquisizione è stata effettuata nella sede in via dell’Aeroporto a Roma, alla luce di alcune telefonate anonime giunte alla Centrale operativa che segnalavano la presenza di armi. Il sindacato, che ha chiesto la presenza di un avvocato, ha poi fatto sapere che "la pistola trovata dai carabinieri nel corso di una perquisizione nella sede nazionale del sindacato Usb, a Roma, era nello scarico di un water: "era avvolta nel cellophane e immersa nell’acqua". Usb "denuncia la chiara ed evidente macchinazione contro un sindacato conflittuale, una messa in scena che fa comodo a molti, troppi. I locali di via dell’Aeroporto – spiega una nota – sono quotidianamente aperti al pubblico, come tutte le sedi del sindacato. Di certo l’ultimo posto in cui nascondere qualcosa, figurarsi delle armi. Di certo il primo posto in cui tentare il colpo di mano per screditare un’intera organizzazione e le moltitudini di lavoratori, di disoccupati, di precari, di senza casa che la supportano". L’organizzazione sindacale afferma, infine, che "le uniche armi che usa sono gli scioperi, le rivendicazioni, le manifestazioni, le lotte. Le pistole le lasciamo a chi le ama, a cominciare dalla compatta maggioranza che alimenta la guerra in Ucraina". (ANSA).