Da gennaio a giugno: finora un anno da dimenticare per il sindaco di Como e la sua amministrazione. La bufera giudiziaria che si è abbattuta su Palazzo Cernezzi – con l’arresto dei dirigenti comunali Antonio Ferro e Pietro Gilardoni, assieme ai professionisti Roberto Ferrario e Giovanni Foti, e le accuse su presunti illeciti legati agli appalti – è soltanto l’ultimo della lunga serie di problemi che hanno costellato questi 156 giorni del 2016 della giunta Lucini.
Pessime le premesse a gennaio: in 3 giorni, fra l’8 e l’11, sindaco e dirigenti hanno dovuto fare i conti con la bocciatura dell’Anticorruzione in merito alla terza perizia di variante sul cantiere delle paratie e con l’apertura di un’indagine in Procura con l’iscrizione di otto persone nel registro degli indagati: il sindaco Mario Lucini, il predecessore Stefano Bruni, i dirigenti Antonio Ferro, Antonio Viola (oggi in pensione), Giuseppe Cosenza e Pietro Gilardoni oltre a un manager e un ex dirigente di Sacaim, l’azienda che si è aggiudicata i lavori.
Non è andata meglio a febbraio, con il sopralluogo in cantiere dei tecnici della Provincia di Como, per verificare la conformità delle opere realizzate rispetto all’autorizzazione rilasciata da Villa Saporiti nel 2008. Sopralluogo che ha poi portato l’ente di via Borgovico ad avviare a marzo un procedimento sanzionatorio nei confronti di Palazzo Cernezzi per presunte violazioni paesaggistiche, scatenando una furibonda reazione di Lucini che, sempre a marzo, ha dovuto fare i conti con le dimissioni da direttore lavori e responsabile unico del procedimento paratie dei dirigenti comunali Gilardoni e Ferro.
Non è stato soltanto il cantiere delle paratie, però, a creare problemi all’amministrazione Lucini alle prese, in questi mesi, con imprevisti e scivoloni politici, dalle polemiche sui posti moto in via Rubini a quelle sulla scelta di non fare la grande mostra 2016 a Villa Olmo, passando per la clamorosa bocciatura in consiglio comunale, ad aprile, della delibera proposta dalla maggioranza sulla vendita di una parte delle quote Acsm-Agam del Comune.
A conti fatti maggio era sembrato il mese della ripresa e del rilancio almeno sul tema paratie, visto l’interessamento di Italia Sicura, la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio. Il prossimo incontro sarà il 16 giugno, con Comune, Regione e Anticorruzione. Solo allora si saprà se sarà possibile dare una svolta a questo mese iniziato davvero nel peggiore dei modi.