Storica inversione, la benzina in Italia costa meno che in Svizzera. Il decreto energia è stato pubblicato in gazzetta ufficiale nella notte e sarà in vigore per i prossimi 30 giorni. Questa mattina le compagnie petrolifere hanno aggiornato i prezzi e li hanno comunicati ai gestori degli impianti. I nuovi costi ribassati sono in vigore dal primo pomeriggio. E si sono già viste le prime auto con targa elvetica in coda ai distributori italiani.
Da oggi pomeriggio dunque fare rifornimento a Como è più conveniente anche per i ticinesi che su un pieno di 50 litri arrivano a risparmiare circa 9 euro. La differenza è nell’ordine di 17/18 centesimi al litro sia per la super che per il diesel.
Ma in coda oggi c’erano anche tanti comaschi che dopo giorni di prezzi alla stelle hanno approfittato.
Daniela Maroni, presidente Figisc Confcommercio Como e vicepresidente nazionale interviene e spiega che questo provvedimento darà un po’ di respiro alla categoria. Si sorprende e si augura che l’inversione di tendenza possa proseguire. Infine aggiunge: “Siamo comunque in attesa di avere delucidazioni in merito al rimborso dell’accisa già assolta rispetto al prodotto che avevamo già nelle nostre cisterne”.
Il parlamentare lariano di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, ha presentato un’interrogazione sul tema. “La misura economica adottata dal Governo è totalmente insufficiente – dice Butti -. I cittadini automobilisti dopo mesi di aumenti vertiginosi del prezzo del carburante beneficeranno, solo per un mese, di uno sconto quasi offensivo. E i gestori sono l’anello debole della catena: non fruiranno dei meccanismi compensativi a loro favore soprattutto per le quantità di carburante già nei serbatoi. È necessario anche per loro, e lo proporremo, un meccanismo di credito di imposta. Si stima che le perdite che subiranno i distributori di carburante potranno arrivare fino a 7.500 euro”.