Como tra le città italiane in cui il costo della vita è aumentato meno. L’inflazione a febbraio, pari +4,7%, si traduce in una spesa aggiuntiva annua di 1.292 euro per una famiglia media. E’ quanto emerge dalla classifica stilata, sulla base dei dati diffusi mercoledì scorso dall’Istat, dall’Unione Nazionale Consumatori, sulle città e regioni più care d’Italia in termini di aumento del costo della vita.
In questo senso è Bolzano la città che registra i maggiori rincari: l’inflazione a febbraio ha fatto segnare +6,8%, che tradotto vuol dire una maggior spesa annua di 2.163 euro, cifra che supera i 3mila euro per una famiglia di quattro componenti.
Al secondo posto Piacenza dove il rialzo dei prezzi del 7% determina un incremento di spesa pari a 1.870 euro per una famiglia media. L’inflazione più alta d’Italia è quella di Catania, +7,4%, che però, per via della minor spesa in valore assoluto, si colloca in realtà in undicesima posizione con 1.566 euro in più.
Viceversa i dati più bassi si registrano a Cremona (+4,6%, +1.265 euro), seguita a ruota da Como (+4,7%, +1.292 euro). La città più virtuosa d’Italia, però, in termini di spesa aggiuntiva più bassa, è Macerata, dove in media si spendono 1.036 euro in più (+4,8%).
In testa alla classifica delle regioni con più rincari, con un’inflazione annua a +6,5%, il Trentino. Segue la Valle d’Aosta (+5,9%). Le regioni più convenienti risultano essere Sardegna e Campania.