Nel Comasco, 104 famiglie pronte ad accogliere i profughi ucraini che hanno lasciato il loro Paese per sfuggire al conflitto. Si tratta soprattutto di madri con figli, ma anche bambini e ragazzi arrivati in Italia da soli.
104 famiglie nel Comasco, 2.138 in Lombardia
Sono 2.138 le famiglie della Lombardia disposte ad accogliere nelle proprie case i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. 104 si trovano in provincia di Como.
La Caritas ambrosiana -per chi lo desidera- ha iniziato un percorso di formazione e orientamento per le famiglie disposte ad ospitare in affido i minori non accompagnati che hanno raggiunto il nostro Paese. Le famiglie si confronteranno anche con i servizi sociali dei singoli territori.
La mobilitazione
104 famiglie pronte ad accogliere e un territorio che si sta mobilitando per l’arrivo dei profughi ucraini. Infatti sono molti i Comuni che si stanno organizzando per affrontare e gestire al meglio questa delicata situazione. Tra questi anche quello di Como. La giunta ha deliberato l’esenzione totale dal pagamento della mensa, del pre e del dopo scuola per tutto l’anno scolastico in corso per i bambini ucraini accolti in città.
Si tratta di una misura d’emergenza e provvisoria. Infatti nel caso in cui dovessero permanere le necessità di mantenimento delle agevolazioni oltre questo anno scolastico, verrà proposta al Consiglio comunale la modifica del regolamento. L’amministrazione comunale si dice inoltre pronta ad intraprendere ogni iniziativa sostenibile finalizzata a supportare le fragilità e i traumi derivati dall’improvviso sradicamento territoriale e culturale della popolazione in fuga dalla guerra.
Pallacanestro Cantù-Biella gratis al PalaDesio
Dalla scuola allo sport. Una bella iniziativa della Pallacanestro Cantù. In occasione del match di campionato contro Biella, in programma al “PalaBancoDesio” domenica 20 marzo alle 18, offre la possibilità a tutti i cittadini ucraini che lo desidereranno di assistere alla partita gratuitamente. Un gesto simbolico che il club canturino rivolge alla comunità ucraina in questo periodo storico di grande criticità, al fine di regalare a tutti i presenti un momento di svago.
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