Conflitto in Ucraina. “Stamattina abbiamo ricevuto tante chiamate dalla nostra comunità dai nostri cittadini, che volevo tornare in Ucraina ma per il momento è molto difficile”. A spiegarlo, Andrii Kartysh, Console Ucraino a Milano. Dopo l’annuncio da parte della Russia di un attacco militare contro le forze di Kiev, anche in Italia, sono state ore di grande preoccupazione per la comunità Ucraina. “Sono molto emozionato. La guerra è contro il mio Stato, i miei genitori stanno a Kiev. La nostra speranza -conclude Kartysh– è con le nostre forze armate”.
La comunità ucraina, tra paura e preoccupazione
Conflitto in Ucraina. Tante persone questa mattina si sono ritrovate fuori dal consolato di Milano. Chi per chiedere informazioni. Chi per cercare un modo per raggiungere la famiglia. “Con il ministero degli Esteri stiamo cercando una soluzione, perché non si può andare in aereo. Lavoriamo su questo” ha rassicurato il console. E durante l’escalation di attacchi militari, la solidarietà verso le popolazioni colpite, è arrivata anche dalla giunta regionale attraverso le parole del governatore Attilio Fontana. “Le notizie di oggi destano angoscia e preoccupazione” commenta Fontana. Le immagini che arrivano dal mondo mostrano una guerra, sottolinea il presidente di Regione Lombardia “che non avremmo mai pensato di vedere dopo quasi ottant’anni di pace e stabilità sul nostro continente”. “Ora – ha aggiunto Fontana – è il momento della coesione nazionale e della fermezza nel reagire come Paese e come Europa per condannare questo atto assurdo. Non ci sono giustificazioni alla guerra” ha concluso.
La diplomazia dunque, viene invocata ad ogni livello. Di fronte al conflitto, ha detto Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale lombardo, serve agire con ragione. “Chi ha testa, ruoli. Chi lavora nei canali diplomatici riesca a far ragionare perché oggi quello che serve è tanta ragione” ha detto Fermi.
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