In Lombardia tre laureati su quattro trovano lavoro entro un anno. Solamente uno su cinque, però, ha un’occupazione stabile, mentre gli altri quattro vengono assunti con contratti più flessibili.
Nel confronto tra lauree umanistiche e lauree scientifiche, vincono le seconde, in termini di spendibilità sul mercato del lavoro: ingegneria ed economia sono infatti le facoltà che garantiscono le migliori possibilità di occupazione. In particolare, a livello lombardo, a un anno dalla laurea oltre 4 ingegneri su 10 hanno un contratto a tempo indeterminato. Sono i dati del rapporto Specula sull’andamento dei laureati lombardi, che verrà presentato lunedì in Camera di Commercio a Milano.
La situazione delle laureate è peggiore rispetto a quella dei colleghi maschi. Pur conseguendo la maggior parte dei diplomi di laurea (il 57%), quasi il 30% delle donne a un anno dalla fine degli studi è senza lavoro.
Il rapporto Specula analizza poi i dati di ogni singola provincia. Emerge quindi che Como sforna il 4% dei laureati avviati in regione: è la sesta provincia dopo Milano, Bergamo, Brescia, Monza e Brianza e Varese. Dei comaschi impiegati a un anno dalla laurea, circa il 50% ha un contratto a termine, il 25%, uno su quattro, ha un lavoro stabile, mentre il restante 35% lavora in stage o con un contratto di collaborazione.