Sostenere i comuni e l’economia di frontiera assicurando alle amministrazioni di confine l’equivalente dell’attuale ristorno delle imposte versate dai lavoratori frontalieri. Escludere iniziative discriminatorie nei confronti dei cittadini e delle imprese italiane che lavorano oltreconfine. Sono, nell’ordine, la prima e l’ultima richiesta, di un elenco che comprende 10 punti, rivolte al governo e al parlamento italiano dal Consiglio provinciale di Como. I rapporti tra Italia – Svizzera sono al centro di una mozione, approvata ieri all’unanimità, in un momento in cui è in corso di definizione il negoziato tra l’Italia e la Confederazione elvetica che disciplinerà oltre ai rapporti fiscali tra i due paesi anche importanti competenze come ad esempio il lavoro dei frontalieri.