In calo le richieste di cassa integrazione. Nel primo mese dell’anno, in Lombardia sono dimezzate. Il rapporto UIL del Lario anche nelle Province di Como e Lecco, a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021, conferma il trend registrato in regione. Le ore di cassa integrazione nelle due province sono diminuite rispettivamente del 72,2% e del 60,7%.
In calo le richieste di cassa integrazione. E anche il confronto con il mese di dicembre 2021, mostra una diminuzione della richiesta di cassa in entrambe le Province di Como e Lecco. Il settore tessile Comasco (così come quello metalmeccanico) –dalla lettura dei dati sulla cassa integrazione- risulta in ripresa. Nel 2022 la percentuale è scesa del 49,9%. Per la meccanica-metallurgia dell’83,3%.
Più in generale, nella provincia di Como, tutti i settori produttivi a gennaio mostrano il segno meno davanti al dato sulla cassa integrazione. Fino al -100% per l’artigianato. “Il numero di lavoratori cassaintegrati” fa sapere la Uil “a Como sono 3.233 (- 8.394 rispetto allo scorso anno)” e continua precisando però, che è presto per parlare di ripartenza economica. “La flessione è dovuta alla scadenza, a dicembre 2021, dell’ammortizzatore sociale legato all’emergenza sanitaria” spiega la nota della Uil del Lario, “pertanto risulta difficile affermare che la riduzione della richiesta di cassa integrazione corrisponda ad un’effettiva ripresa economica strutturata”. Nel quadro dunque di un’ulteriore stress e sofferenza economica innescata dai rincari energetici, spiega la UIL, servirà monitorare l’andamento delle richieste di cassa integrazione nei prossimi mesi per parlare di reale ripartenza del sistema produttivo e occupazionale.
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