Truffa della patente. Due casi in una sola settimana. Gli ultimi di una lunga serie iniziata già alcun anni i fa e mai interrotta, con episodi che si ripetono seguendo un copione collaudato, con pochissime variazioni. I tentativi di truffa all’esame della patente in motorizzazione a Como si ripetono periodicamente, con sempre maggiore frequenza.
L’ultimo episodio in ordine di tempo ieri mattina. Durante la sessione d’esame, uno degli addetti ai controlli ha sentito una voce anomala, non riconducibile agli apparecchi audio. Ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Gli agenti delle volanti della questura di Como hanno atteso la fine della prova, poi hanno avvicinato il sospettato, un 32enne di origine indiana residente a Merate, nel Lecchese.
Ai poliziotti, l’uomo ha dichiarato di aver sostenuto regolarmente l’esame. Gli agenti però lo hanno controllato e hanno scoperto che aveva un auricolare nell’orecchio sinistro e, legato al braccio sotto la maglia, un trasmettitore bluetooth. E’ stato denunciato in base alla legge 475 del 1925, che punisce chiunque presenti opere di altri – in questo caso l’aiuto esterno – per superare esami o concorsi pubblici.
Truffa della patente a Como. Questa settimana è già il secondo caso dopo quello di un pakistano di 35 anni residente nel Varesotto. Nel novembre scorso, in una sola sessione erano stato scoperti tre “furbetti dell’esame della patente”, due nigeriani e un ghanese. Pochi giorni prima era stata la volta di un egiziano e un altro ghanese. Nella quasi totalità dei casi, le persone scoperte e denunciate risultano residenti in altre province.