Economia in ripresa nel 2021 nel Comasco, ma non tutti gli indicatori tornano ai livelli pre Covid. E le aspettative per i primi tre mesi dell’anno peggiorano nel Commercio e nei Servizi. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale del 4° trimestre 2021 della Camera di Commercio di Como e Lecco.
Alcuni dati
Sul fronte industriale rispetto al 2020 crescono a due cifre produzione, ordini e fatturato (rispettivamente +15,7, + 21,9, + 19,8%). Anche l’artigianato mostra variazioni superiori ai 10 punti percentuali. Il volume d’affari del Commercio aumenta dell’8,6%. Seppur più contenuta la crescita si nota anche nel confronto con il periodo precedente lo scoppio della pandemia. Mentre restano inferiori ai livelli pre Covid la produzione in entrambi i comparti del manifatturiero e gli ordini dell’artigianato. Sul fronte dell’occupazione in molti settori resta il segno meno, la performance delle imprese industriali comasche – ad esempio – registra il valore peggiore a livello regionale con un calo del 1,5% sul 2020, -3,4% sul 2019. Nel Commercio e nei Servizi la provincia di Como evidenzia, viceversa, aumenti nel volume d’affari superiori alla media lombarda settori nei quali, tuttavia, le aspettative sul primo trimestre dell’anno peggiorano sia per l’occupazione che per il volume d’affari.
Sempre sul fronte occupazionale nel 2021 le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps risultano in calo del 40% sull’anno precedente. Ma restano ben superiori al periodo pre pandemia.
Galimberti: “Cruciale sostenere i segnali di ripresa”
“I dati confermano l’evoluzione positiva degli ultimi mesi e questo dimostra la vitalità e la reattività delle imprese lariane – spiega Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco – Seppur nel complesso il trend segni un recupero dei livelli del 2019, a Como la produzione industriale e artigiana, oltre agli ordini di quest’ultimo comparto, registra valori ancora inferiori. Cruciale nel corso di quest’anno – aggiunge – risulterà sostenere i segnali di ripresa che ci sono anche in ottica di accesso alle risorse rese disponibili dal PNRR”.
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