Dal primo febbraio è entrato in vigore l’obbligo di green pass rafforzato come deciso dal governo, per consumare al banco del bar. Gli addetti al servizio di ristorazione dunque devono controllare che tutti i clienti siano dunque dotati della certificazione verde. Per scoprire se le attività rispettano o meno questa disposizione basta fare un giro per i locali. Nel centro storico di Como tutti i baristi hanno dimostrato grande attenzione, chiedendo sempre di poter controllare con l’apposita app di verificare il certificato sanitario.
Saranno i controlli o forse l’abitudine, la piacevole sorpresa è che nessuno si è dimenticato di controllare il green pass.
La clientela, spiega il titolare di un bar, è disponibile, qualche volta -aggiunge- qualcuno fa un po’ di storie ma in realtà non ci sono grosse difficoltà. Il vero problema, spiega il barista, è il calo di clientela, non solo dall’entrata in vigore del certificato verde. Da tempo le attività del territorio non raggiungono più i numeri prepandemia, e nemmeno l’allentamento delle restrizioni ha dato vigore sufficiente agli incassi. Per le vie ci sono poche persone, ancora meno quelle che entrano nel bar. Ora si spera nella Pasqua per rivedere i turisti stranieri e per la fine delle restrizioni.
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