Domande senza risposta. Sono almeno cinque i quesiti rimasti a mezz’aria dopo la lunga lettera pubblicata sui quotidiani locali dal Calcio Como.
Cinque interrogativi evidenziati e messi nero su bianco, oggi, dal Corriere di Como.
Il primo riguarda i rapporto con l’ex presidente Vincenzo Angiuoni. Nel 2008 Angiuoni stipulò una fidejussione per il mutuo sul centro sportivo di Orsenigo: garanzia dalla quale, secondo il giudice, dovrà essere sollevato. Perché non è stato raggiunto un accordo con l’ex presidente, evitando di arrivare in tribunale?
La seconda domanda senza risposta, invece, è invece legata al centro sportivo di Orsenigo: perché il complesso, unica proprietà di valore del club, è stato venduto nel 2014? E sempre in tema di strutture sportive, viene da chiedersi – ecco la terza domanda – che fine abbia fatto il progetto di riqualificazione dello stadio Sinigaglia. Un intervento colossale, proposto da una società specializzata tedesca, sul quale erano già stati organizzati degli incontri ma del quale, poi, non si è praticamente più saputo nulla.
A livello di proprietà del Calcio Como, ci si chiede ancora – alla luce di un quadro economico di difficoltà, così come ammesso sinceramente dalla società – come mai non si sia trovato un accordo con l’ex campione di baseball Mike Piazza, l’estate scorsa seriamente interessato ad acquistare la squadra. E infine, sempre nella lettera pubblicata dal Como sui quotidiani, la società scrive di “ipotetici amici” del Como, “amici solo a parole”. Viene da chiedersi a chi si riferisca il club.