La situazione è delicata, ma il Como non salterà per aria. Ne è convinto il consigliere delegato del Calcio Como Fabio Bruni, che assieme a Pietro Porro e Flavio Foti gestisce il club lariano e che da qualche mese segue nello specifico la prima squadra. Poche parole dopo il terremoto che si è abbattuto ieri sul club lariano con il tribunale di Como che, oltre a dare ragione all’ex presidente Angiuoni nella querelle sul centro sportivo di Orsenigo e la fidejussione per il mutuo, ha inviato gli atti alla Procura di Como che dovrà esaminare attentamente la situazione economica della società azzurra. Una situazione critica, secondo il giudice, che nel suo provvedimento parla di “società in stato di insolvenza”.
“La squadra è partita per Bari e adesso dobbiamo pensare alla gara, per il resto risolveremo tutto nelle sedi adeguate” è il secco commento di Fabio Bruni, che dopo un’iniziale ritrosia accetta di parlare ufficialmente, pur senza entrare nel dettaglio della situazione economica del club e della vicenda Angiuoni, con il Como che entro 30 giorni dovrà liberare l’ex presidente dalla fidejussione stipulata nel 2008 per il mutuo sul centro sportivo di Orsenigo. “Per noi il Como è una passione. Si soffre, così come soffrono tanti altri club di serie B e non, ma certamente la società non salterà – afferma ancora Bruni – non lo vogliamo assolutamente perché crediamo fortemente nel progetto avviato 4 anni fa”.